Come smaltire correttamente l’olio di frittura: facciamo del bene all’ambiente
Tra le pietanze preferite da molti, troviamo sicuramente il fritto sia dolce che salato. Friggere è quasi un’arte, ma bisogna dotarsi di pazienza oprattutto nella fase successiva alla frittura: la pulizia! Sia quando friggiamo sia quando cuociamo, può rimanere nella padella o nella pentola un grande quantitativo di olio esausto. Gettarlo direttamente giù per il lavandino o per lo scarico è sbagliato, perché inquina le nostre acque. Ecco perchè è importante imparare come smaltire correttamente l’olio di frittura.
Come smaltire correttamente l’olio di frittura: facciamolo in modo corretto
Ci sono diverse leggende metropolitane sull’olio di frittura, come quella che lo vorrebbe perfetto per concimare il terreno. Niente di più falso! Anzi l’olio potrebbe inquinare irrimediabilmente il terreno e impoverirlo. Inoltre non è vero che si possa smaltire tutto con la raccolta indifferenziata. Quindi cosa dobbiamo fare? Procuriamoci un vasetto di vetro molto capiente e da tenere in un angolo nascosto della cucina, dello sgabuzzino o della cantina. Ogni volta che cuciniamo o friggiamo dei cibi, aspettiamo che l’olio si sia raffreddato e passiamo allo step successivo: prendiamo il nostro recipiente e con molta attenzione versiamo l’olio esausto al suo interno.
>>Come pulire e lavare le bottiglie di olio
Ricordiamoci sempre di chiudere bene il contenitore una volta che lo abbiamo riempito. L’ideale è riporlo in uno spazio lontano da fonti di calore, c’è un minimo rischio che possa incendiarsi. Quando il contenitore è colmo ,consultiamo bene il sito del nostro comune per trovare l’isola ecologica più vicina, Qui potremo depositare i nostri barattoli con l’olio esausto. Se questa soluzione non dovesse essere praticabile, c’è una valida alternativa: molti distributori di benzina e supermercati raccolgono l’olio esausto. Rivolgiamoci perciò a loro per avere questo servizio e tutelare l’ambiente!