Il tartufo è un alimento molto pregiato e delicato, che fa parte della famiglia dei funghi, facilmente deperibile. Ne esistono diversi tipi di varietà e in questa guida vedremo come pulire il tartufo.
E’ inoltre importante conservare il tartufo nel modo adeguato per non alternarne il sapore e poterlo cucinare dando un sapore unico alle nostre portate.
Per la pulizia del tartufo nero prendiamo uno spazzolino a setole medio: in questo modo riusciremo a eliminare tutti i residui di terra. Questa operazione va effettuata sotto il rubinetto prestando attenzione che il flusso dell’acqua (tassativamente fredda) sia debole. Una volta che la scorza nera risulti evidente il tartufo è pronto per essere cucinato.
Per il tartufo bianco, essendo pregiato e abbastanza delicato, bisogna effettuare la stessa operazione, sostituendo però lo spazzolino di setole medie con quello di setole morbide per evitare di danneggiarlo.
Evitiamo di usare qualsiasi tipo di detergente poiché i tartufi sono altamente assorbenti e rischieremmo di rovinarli alterandone il sapore. Da evitare anche la pulizia anche con il bicarbonato.
Una volta terminata la fase di pulizia asciughiamo il tartufo delicatamente con un tovagliolo di cotone e riponiamolo in un involucro di carta assorbente affinché perda l’eccesso di umidità. In questo modo possiamo conservare il tartufo più a lungo.
Ricordiamo che il tartufo ha un odore particolarmente forte. Per evitare che i cibi riposti in frigorifero (specialmente uova, formaggi, burro e carne) assorbano il suo aroma, posizioniamolo, avvolto nella carta assorbente, in un largo recipiente di vetro (evitiamo quelli di plastica) a chiusura ermetica. La carta assorbente dovrà essere sostituita una volta che risulterà umida.
Ecco fatto, abbiamo visto come pulire il tartufo e ora siamo pronti a cucinarlo con una delle nostre ricette e assaporarlo!
Rimani aggiornato sui nostri consigli, seguici su Facebook!
Consiglio scritto da Cristina