Il rame grazie ai suoi pregi ha diverse applicazioni sia in cucina, sia nell’ oggettistica varia. Ma che accorgimenti adottare per pulire il rame?
Se le pentole o gli utensili vengono usati spesso, basta lavarli normalmente con il detersivo dei piatti e una spugna morbida. Il lavaggio in lavastoviglie non provoca danni alle pentole, ma velocizza l’usura dello strato di stagno, quindi consiglio comunque di lavarle a mano.
Se invece dobbiamo pulire gli oggetti che vengono esposti ed usati di meno, basta acquistare al supermercato un ‘pulitore per rame e ottone’: uno ottimo è il Sidol Henkel. L’operazione è semplice: mettere il prodotto sul cotone idrofilo, strofinare l’oggetto da pulire, risciacquarlo e asciugarlo immediatamente con un panno morbido. Si può usare anche il metodo ‘a immersione’ e cioè: versare il prodotto in un recipiente, immergerci la stoviglia da pulire, lasciarlo agire qualche minuto, quindi risciacquare e asciugare.
Se invece siamo amanti dei prodotti fai da te, per la pulizia del rame occorre una tazzina di aceto caldo e un cucchiaio di sale finissimo, miscelando fino a farla diventare una poltiglia. Mettere il detergente ottenuto sul cotone idrofilo, strofinare l’oggetto, risciacquarlo, asciugarlo. Se l’incrostazione è più marcata, aggiungere anche due cucchiai di farina.
Seguendo questi consigli su come pulire il rame, i nostri oggetti e pentole torneranno nuovamente a splendere.
Per finire, due accorgimenti: pulire periodicamente gli oggetti per non farli mai diventare ‘verde rame’(la sostanza che si forma spontaneamente sopra di essi è tossica, e molto più difficile da eliminare); usare sempre dei guanti, indipendentemente dal metodo di pulizia che decidiamo di adottare.
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Consiglio suggerito da Cristina