Come pulire i portacandele: per una luce migliore anche i portacandele vanno puliti
La fiamma di una candela che ci regala una luce soffusa è molte volte un toccasana per allietare il sonno o anche solamente per tranquillizzarci. Per godere però della migliore luce possibile, dobbiamo assicurarci che i nostri portacandele siano assolutamente puliti in modo che sporcizia o, del nero derivante dalla combustione, non rendano il tutto più opaco. Una pulizia dei portacandele regolare, oltre ad essere un procedimento molto veloce, ci farà fare anche bella figura con gli ospiti.
Come pulire i portacandele: mai riempire i contenitori di acqua bollente
La prima regola, molto ovvia, per la pulizia dei portacandele, è sicuramente verificare che le candele al loro interno siano spente. Dopo che abbiamo spento le candele aspettiamo che la cera si solidifichi, se invece la cera dovesse già essere solida, iniziamo con un coltello a rimuovere gran parte della cera scalfendo delicatamente tra cera e portacandele. La cera che togliamo non dobbiamo per forza buttarla via, ma possiamo tenerla per creare poi delle nuove candele.
Ora che abbiamo solo dei piccoli pezzi di cera nei nostri portacandele, depositiamoli in una pentola molto capiente, sul cui fondo avremo messo un panno morbido ripiegato.
>>Come togliere residui di cera dalla tovaglia
Riempiamo ora la pentola con dell’acqua a temperatura ambiente, in modo da ricoprire parte dei lati dei portacandele. Riempiamo invece i portacandele fino all’orlo. Dopo che avremo acceso il fuoco del fornello su cui abbiamo appoggiato la nostra pentola, aspettiamo con calma che la cera si sciolga e venga in superficie per poi toglierla con un mestolo o un cucchiaio. Il grosso della pulizia dei portacandele è giunto al termine. Ora non ci resta che aspettare che i portacandele si raffreddino per poi svuotarli dell’acqua al loro interno. Continuiamo a pulire i portacandele asciugandoli bene sia all’interno che all’esterno fino a renderli completamente lucidi.