Come pulire i calamari: molluschi ottimi per Natale
Quando si parla di molluschi molte persone fanno già una faccia schifata, visto che il contatto con corpi molli è piuttosto sgradevole. Ma è pur sempre un piatto prelibato e qualcuno dovrà pur fare questo sporco lavoro. I calamari sono molti simili alle seppie e possono essere cucinati in diversi modi: farciti, a fettine e poi fritti o anche per ottimi sughi di pesce. Prima di cucinarli e poi assaporarli, oggi vediamo insieme come pulire i calamari.
Come pulire i calamari: preso il via poi è tutto in discesa
Una volta che avremo preso la mano al contatto con i molluschi, la pulizia dei calamari risulterà semplicissima. Per prima cosa laviamo i calamari sotto l’acqua corrente. Dopodiché separiamo i tentacoli dal resto del corpo e iniziamo a pulire la parte di interiora attaccate alla testa. Eliminiamo anche la penna cartilaginea interna alla sacca. A questo punto abbiamo il pieno accesso al resto e possiamo anche eliminare la tasca di inchiostro interna e il resto delle interiora.
Procediamo nuovamente ad uno risciacquo sotto acqua corrente delle altre parti dei calamari.
Ora incidiamo i calamari in modo da poter eliminare la pelle. Possiamo scegliere se tenere le pinne attaccate o staccarle dal resto del corpo, dipende da come vogliamo servire alla fine i calamari.
Continuiamo a pulire i calamari premendo i tentacoli al centro in modo da togliere il rostro, ossia il dente del calamaro. Tagliamo anche la parte di testa al di sopra degli occhi. Non ci resta che risciacquare ancora una volta tutte le parti cucinabili e decidere se riempire i calamari o preparare dei gustosi anelli, tagliandoli a fettine.
Nel caso li abbiate comprati freschi, dopo la pulizia dei calamari, possiamo conservarli nel congelatore anche per un mese.